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Riduzione del rischio nell'Unione bancaria: misure della Commissione per una riduzione più veloce dei crediti deteriorati nel settore bancario

Riduzione del rischio nell'Unione bancaria: misure della Commissione per una riduzione più veloce dei crediti deteriorati nel settore bancario

Bruxelles, 14 marzo 2018 - 

Commissione europea - Comunicato stampa

 La Commissione propone oggi un pacchetto ambizioso e completo di misure per affrontare il problema dei crediti deteriorati in Europa, sfruttando i notevoli progressi già compiuti nella riduzione dei rischi nel settore bancario.

Con le ambiziose misure odierne la Commissione dà seguito al piano d'azione del Consiglio per superare il problema dell'ingente volume di crediti deteriorati e prevenirne l'accumulo in futuro; sulla base delle iniziative messe in atto da Stati membri, autorità di vigilanza, enti creditizi e UE, sfociate negli ultimi anni in una riduzione dei crediti deteriorati nelle diverse banche e nei vari Stati dell'UE. Nonostante i buoni progressi compiuti resta comunque ancora da fare per eliminare le giacenze residue di questi crediti e prevenirne l'accumulo in futuro. Obiettivo delle misure odierne è consolidare ulteriormente, a vantaggio delle generazioni future, la base su cui poggia il settore bancario dell'UE, dotando le banche della solidità che permetterà loro di svolgere il ruolo indispensabile di finanziatrici dell'economia e sostenitrici della crescita. Il pacchetto integra i lavori sull'Unione dei mercati dei capitali e costituisce una pietra miliare verso il completamento dell'Unione bancaria, che è una delle priorità immediate indicate dai leader dell'UE per il rafforzamento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa. La Commissione presenta inoltre la seconda relazione sui progressi compiuti nella riduzione dei crediti deteriorati in Europa, che evidenzia una diminuzione continuata del volume dei crediti deteriorati. 

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: "Ora che l'Europa e la sua economia riacquistano vigore, l'Europa deve sfruttare questo slancio per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati, compiendo quell'intervento essenziale per ridurre ulteriormente i rischi che pesano sul settore bancario europeo e rafforzarne la resilienza. Riducendo i crediti deteriorati che hanno in bilancio le banche potranno aumentare l'erogazione di prestiti alle famiglie e alle imprese. Le nostre proposte muovono dalla sensibile riduzione del rischio già realizzata negli ultimi anni e devono costituire parte integrante del completamento dell'Unione bancaria attraverso la riduzione e la condivisione del rischio."

Il pacchetto delinea un'impostazione globale in cui si combinano interventi complementari su quattro aspetti fondamentali:

- assicurare che le banche accantonino fondi a copertura dei rischi insiti nei prestiti futuri che potrebbero deteriorarsi;

- incoraggiare lo sviluppo di mercati secondari sui quali le banche possano vendere i crediti deteriorati a soggetti attivi nella gestione dei crediti ("servicer") e ad investitori;

- agevolare il recupero crediti a complemento della proposta su insolvenza e ristrutturazione delle imprese presentata a novembre 2016;

- assistere gli Stati membri che lo desiderano nel processo di ristrutturazione delle banche fornendo orientamenti non vincolanti, sotto forma di schema orientativo, per l'istituzione di società di gestione di attivi o per altre misure in materia di crediti deteriorati.

Le proposte comprendono in particolare i seguenti elementi fondamentali.

1. Garantire la disponibilità nelle banche di una copertura sufficiente delle perdite sui crediti deteriorati futuri

- Mediante un regolamento modificativo del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) sono introdotti livelli comuni di copertura minima per i prestiti di nuova erogazione che si deteriorano. Se la banca non rispetta il livello minimo applicabile sono operate deduzioni dai suoi fondi propri.

- La misura intende sventare il rischio che manchino fondi sufficienti a coprire le perdite sui crediti deteriorati futuri ed evitarne l'accumulo.

2. Permettere un'esecuzione extragiudiziale accelerata dei prestiti coperti da garanzia reale

- Le proposte prevedono che banca e debitore possano concordare in anticipo un meccanismo accelerato di recupero del valore dei prestiti coperti da garanzia reale. In caso di inadempimento del debitore, la banca o altro creditore garantito è in grado di recuperare rapidamente la garanzia del prestito senza adire le vie legali.

- L'escussione della garanzia in sede extragiudiziale è limitata esclusivamente ai prestiti erogati alle imprese ed è protetta da salvaguardie. Il credito al consumo è escluso.

3. Sviluppare ulteriormente i mercati secondari dei crediti deteriorati

- La proposta favorirà lo sviluppo dei mercati secondari dei crediti deteriorati armonizzandone i requisiti e instaurando un mercato unico della gestione del credito e della cessione a terzi di prestiti bancari nell'UE.

- La direttiva proposta determina le attività dei servicer, fissa norme comuni per l'autorizzazione e la vigilanza e impone norme di condotta in tutta l'UE. Chi rispetta queste regole può quindi operare in tutta l'UE senza dover soddisfare requisiti nazionali diversi per ottenere l'autorizzazione.

- Chi acquista un credito bancario deve comunicarlo alle autorità al momento dell'acquisto. I soggetti di paesi terzi che acquistano crediti al consumo sono tenuti a valersi di servicer dell'UE autorizzati. I consumatori sono tutelati da garanzie di legge e da norme sulla trasparenza, così che la cessione del credito non leda i diritti ed interessi legittimi del debitore.

4. Schema tecnico orientativo per l'istituzione di società nazionali di gestione di attivi

- Lo schema orientativo non vincolante offre agli Stati membri una guida all'istituzione, se la ritengono utile, di società nazionali di gestione di attivi nel pieno rispetto delle norme UE vigenti nel settore bancario e in materia di aiuti di Stato.

- Fermo restando che una società di gestione di attivi comprensiva di un elemento di aiuto di Stato rappresenta una soluzione eccezionale, lo schema orientativo precisa quale sia l'assetto consentito di una tale società che beneficia di sostegno pubblico. Lo schema orientativo prevede altresì misure alternative per le attività deteriorate.

- Lo schema orientativo indica una serie di principi comuni per l'istituzione, la gestione e il funzionamento delle società di gestione di attivi, muovendo dall'esperienza e dalle migliori pratiche ricavabili dalle società di questo tipo già operative negli Stati membri.

Contesto

Negli ultimi anni l'UE ha ridotto sensibilmente i rischi che pesano sul settore bancario. Dal 2014 le banche sottoposte alla vigilanza della Banca centrale europea hanno raccolto capitale aggiuntivo per 234 miliardi di € e hanno migliorato sensibilmente le riserve di liquidità grazie alle considerevoli misure di regolamentazione adottate, che saranno rafforzate ulteriormente dal pacchetto sulla riduzione del rischio nelle banche proposto dalla Commissione a novembre 2016. Nonostante i considerevoli progressi compiuti, i crediti deteriorati rappresentano uno dei grandi rischi residui nel sistema bancario europeo. Per completare l'Unione bancaria è essenziale risolvere il problema dell'ingente volume dei crediti deteriorati e di un loro possibile accumulo in futuro. Il credito è deteriorato quando il debitore non è in grado di rispettare il calendario di rimborso del capitale o degli interessi, ossia quando la rata di pagamento è scaduta da oltre 90 giorni o quando si considera improbabile che il prestito possa essere rimborsato. La crisi finanziaria e le conseguenti recessioni hanno aumentato il numero dei debitori impossibilitati a rimborsare i prestiti contratti, perché un numero maggiore di imprese e di persone fisiche si è trovato nella persistente impossibilità di pagare o addirittura in stato di insolvenza. La situazione si è verificata in modo particolarmente acuto negli Stati membri che hanno attraversato una recessione profonda o protratta nel tempo, in cui quindi le banche hanno accumulato crediti deteriorati nei bilanci. A ottobre 2017 la Commissione ha proposto d'integrare nel processo di completamento dell'Unione bancaria, come componente essenziale, le misure di riduzione dei crediti deteriorati mediante la condivisione e, parallelamente, la riduzione del rischio. Parlamento europeo e Consiglio hanno accolto con favore la proposta. Con le proposte odierne la Commissione europea dà seguito al piano d'azione per ridurre i crediti deteriorati concordato ai ministri europei delle finanze a luglio 2017. Nella comunicazione sul completamento dell'Unione bancaria, pubblicata a ottobre 2017, e nella prima relazione sui progressi compiuti, pubblicata il 18 gennaio 2018, la Commissione si è impegnata a dare attuazione concreta agli elementi del piano d'azione che ricadono nella sua competenza.

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